Le testimonianze legate al settore vinicolo nella zona di Montecarlo sono molto antiche e risalgono all’anno 846 d.C. Nei secoli successivi, in particolare alla fine del Medioevo, la produzione di vino ha visto una crescita importante, soprattutto nei vitigni della collina di Montecarlo, zone note come Coste di Vivinaia.
Il vino di Montecarlo, nel corso di tutto il secolo XVI, veniva commercializzato ad Altopascio (che a quei tempi era un piccolo villaggio del Comune di Montecarlo), in direzione di Pisa, a Lucca e, sotto il dominio fiorentino, anche a Firenze.
In particolare nell’ultimo decennio si è assistito a un processo di rinnovamento viticolo e tecnologico che ha portato i vini delle aziende della zona a essere citate con punteggi eccezionali all’interno delle più importanti Guide sia nazionali sia internazionali.
Il territorio culla di questo vino davvero prestigioso è quello che comprende, oltre a Montecarlo, anche Altopascio, Capannori e Porcari.
Con decreto del Presidente della Repubblica del 13 agosto 1969 è avvenuto il riconoscimento della denominazione di origine controllata del vino “Montecarlo Bianco” e l’approvazione del relativo disciplinare di produzione. Il l° ottobre 1985 si è tenuto invece il riconoscimento della denominazione di origine controllata del “Montecarlo Rosso”. Nel 1994 si ha un ulteriore modifica del disciplinare di produzione.
Oggi possiamo affermare che si tratta di una delle realtà viticole più apprezzate in tutto il mondo.