COME SE LA PASSA CHI LAVORA NELLA MODA?
«Il settore è provato dalla pandemia. Mai come in questo momento gli addetti ai lavori devono imparare a padroneggiare i nuovi linguaggi, creando anche via social un rapporto autentico con buyer e clienti e
reinventandosi con creatività», sostiene Cristiano Burani, docente del progetto The Other Education voluto da MKS Milano Fashion School per permettere agli studenti di formarsi a contatto con i professionisti.

Le previsioni però sono ottimistiche. «In Italia possiamo contare su un potenziale produttivo e di expertise di alto livello. Stiamo solo aspettando di poter ripartire».

Ma su quali figure puntare? «C’è molta richiesta per i profili legati all’ordine, come il social media manager.
Allo stesso tempo, la difficile congiuntura socio-economica impone di lavorare sul prodotto, per renderlo appetibile secondo i canoni di valutazione di un brand, ossia autenticità, sostenibilità, impegno ed
etica.

Chi valuta di iscriversi a una scuola di moda deve verificare che, accanto alle materie teoriche, ci sia una buona offerta in termini di apprendimento sul campo, con possibilità di fare stage, partecipando alle varie
attività, dalla creazione delle collezioni alla ricerca dei tessuti», conclude l’esperto.

Estratto da SFIDIAMO LA CRISI CON NUOVE IDEE CREATIVE di Marzia Nicolin – F Magazine

Di ideavip